DIABETE DI TIPO 2, DOMANDE PER BUONE IDEE

DIABETE DI TIPO 2, DOMANDE PER BUONE IDEE

Il diabete di tipo 2 è una condizione cronica che richiede una gestione attenta e continua per prevenire complicazioni e migliorare la qualità della vita. Uno degli aspetti più cruciali della gestione del diabete è la nutrizione. Per i pazienti diabetici con problemi di peso, cambiare la propria idea sulla nutrizione non è solo consigliabile, ma fondamentale. In questo articolo, esploreremo le ragioni per cui è così importante adottare una nuova prospettiva sulla nutrizione e come questo può influire positivamente sulla salute e sul benessere generale.

 1. MIGLIORARE IL CONTROLLO GLICEMICO

Una delle principali ragioni per cui è importante cambiare idea sulla nutrizione è il miglioramento del controllo glicemico. Gli alimenti che consumiamo hanno un impatto diretto sui livelli di zucchero nel sangue. Una dieta equilibrata, ricca di fibre e povera di carboidrati semplici e zuccheri raffinati, può aiutare a mantenere i livelli di glucosio stabili. Capire e accettare l’importanza di queste scelte alimentari può portare a un miglior controllo del diabete, riducendo il rischio di iperglicemia e ipoglicemia.

 2. FAVORIRE LA PERDITA DI PESO

Perdere peso può migliorare significativamente la gestione del diabete di tipo 2. L’eccesso di peso è spesso associato a una maggiore resistenza all’insulina, che complica il controllo del diabete. Cambiare idea sulla nutrizione significa riconoscere l’importanza di una dieta ipocalorica e bilanciata per favorire la perdita di peso. Ridurre il peso corporeo non solo migliora la sensibilità all’insulina, ma può anche ridurre la necessità di farmaci antidiabetici.

 3. RIDURRE IL RISCHIO DI COMPLICAZIONI

Un’alimentazione sana è essenziale per ridurre il rischio di complicazioni associate al diabete, come le malattie cardiovascolari, i danni ai nervi e ai reni, e le malattie oculari. Una dieta povera di grassi saturi, ricca di antiossidanti e nutrienti essenziali può aiutare a proteggere il cuore e gli altri organi vitali. Cambiare prospettiva sulla nutrizione permette di adottare un regime alimentare che non solo gestisce il diabete, ma promuove anche la salute generale.

 4. PROMUOVERE IL BENESSERE MENTALE

La nutrizione influisce anche sul benessere mentale. Una dieta equilibrata può migliorare l’umore, ridurre i livelli di stress e aumentare l’energia. Per i pazienti diabetici, questo è particolarmente importante poiché lo stress e la cattiva salute mentale possono complicare ulteriormente la gestione del diabete. Comprendere l’importanza di una buona alimentazione per il benessere mentale è un altro motivo per cambiare idea sulla nutrizione.

 5. AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA E L’AUTOGESTIONE

Cambiare idea sulla nutrizione significa anche aumentare la consapevolezza delle proprie abitudini alimentari. Questo porta a una maggiore autogestione e responsabilità nella gestione del diabete. I pazienti che comprendono il ruolo critico della nutrizione sono più propensi a fare scelte alimentari consapevoli, monitorare la loro dieta e aderire ai piani nutrizionali personalizzati.

Cambiare idea sulla nutrizione è una componente essenziale per i pazienti diabetici con problemi di peso. Non si tratta solo di fare scelte alimentari più sane, ma di adottare una nuova mentalità che riconosce il potere della nutrizione nella gestione del diabete e nella promozione di una vita più sana e soddisfacente. Con l’aiuto di professionisti della nutrizione, come i nutrizionisti, i pazienti possono sviluppare una comprensione più profonda delle loro abitudini alimentari e fare cambiamenti significativi che miglioreranno la loro salute a lungo termine.

DOMANDE PER BUONE IDEE

1. Quali sono le tue attuali abitudini alimentari quotidiane?

2. Cosa pensi sia la causa principale dei tuoi problemi di peso?

3. Hai mai tenuto un diario alimentare? Se sì, quali sono stati i risultati e le tue osservazioni?

4. In che modo pensi che la tua dieta attuale influenzi il tuo livello di zucchero nel sangue?

5. Quali cibi ritieni siano i più difficili da evitare e perché?

6. Quanto frequentemente consumi cibi ricchi di zuccheri o carboidrati semplici?

7. Qual è la tua opinione sul ruolo delle fibre nella gestione del diabete e del peso?

8. Come pianifichi i tuoi pasti e spuntini? Hai un programma o mangi quando senti fame?

9. Quali emozioni o situazioni ti spingono a mangiare più del necessario?

10. Quanto tempo dedichi alla lettura delle etichette nutrizionali dei prodotti che acquisti?

11. Sei consapevole delle porzioni adeguate per i diversi gruppi alimentari?

12. Quanto spesso mangi fuori casa e come scegli i tuoi piatti quando lo fai?

13. Quali cambiamenti hai già provato a fare nella tua dieta e quali sono stati i risultati?

14. Come gestisci le tentazioni alimentari durante le occasioni speciali o sociali?

15. Hai mai considerato l’importanza dell’indice glicemico degli alimenti? Se sì, come lo applichi nella tua dieta?

16. Quali sono le tue principali fonti di proteine e come le integri nella tua alimentazione quotidiana?

17. Come valuti la tua conoscenza attuale sulla nutrizione e dove pensi di poter migliorare?

18. Quanto pensi che il supporto di un nutrizionista possa influenzare il tuo percorso di perdita di peso e gestione del diabete?

19. Sei aperto a provare nuove ricette o alimenti che potrebbero aiutarti a migliorare la tua salute?

20. Come definisci il successo nel tuo percorso di gestione del peso e del diabete? Quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine?

Queste domande mirano a stimolare la riflessione dei pazienti sulle loro abitudini alimentari e a identificare aree di miglioramento, contribuendo a costruire un piano nutrizionale personalizzato ed efficace.

INDICAZIONI GENERALI PER IL DIABETE TIPO 2

MANGIARE IL CIBO NEL SEGUENTE ORDINE:

  • 1° VERDURE CRUDE 
  • 2° PROTEINE / GRASSI / FORMAGGI 
  • 3° CARBOIDRATI: PANE/PASTA/RISO/PATATE

1. ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA – ALIMENTI A BASSO INDICE GLICEMICO – 5 PASTI AL GIORNO:

– Frutta, verdura e cereali integrali tutti i giorni,

– legumi 3 volte la settimana,

– proteine magre, carne bianca e pesce 5 volte la settimana, uova 3 volte la settimana,

– grassi salutari (olio di oliva, noci, semi e avocado) tutti i giorni.

– Eliminare cibi con zuccheri raffinati, grassi saturi e cibi trasformati.

– Mantenere porzioni moderate e non saltare i pasti.

2. ATTIVITÀ FISICA REGOLARE:

– Camminare all’aperto almeno 5 minuti tutte le mattine

– Sollevamento pesi almeno 5 minuti tutti pomeriggi

– Evitare lunghi periodi di inattività; alzarsi e muoversi ogni ora.

3. CONTROLLO DEL PESO E GLICEMIA TUTTE LE MATTINE:

– Mantenere un peso corporeo sano attraverso una dieta equilibrata e attività fisica.

– Evitare diete estreme e favorire invece cambiamenti sostenibili dello stile di vita.

4. GESTIONE DELLO STRESS: Mangiare lentamente (almeno 30 min.), masticare bene

– Praticare tecniche di riduzione dello stress come meditazione o respirazione profonda.

– Prendersi del tempo per attività rilassanti e hobby.

5. SONNO ADEGUATO:

– Mirare a 7-8 ore di sonno per notte.

– Creare una routine serale rilassante e mantenere un ambiente favorevole al sonno.

6. IDRATAZIONE:

– Bere sufficiente acqua durante il giorno. La quantità esatta è 30/35 ml al giorno per chilo di

peso corporeo, esempio peso 100 Kg x 30 ml = 3 litri.

– Non consumare bevande zuccherate e alcoliche.

7. NON FUMARE

8. CONTROLLI REGOLARI:

– Effettuare controlli di salute regolari, inclusi i livelli di glicemia.

– Consultare il proprio medico per eventuali screening consigliati in base all’età e alla storia

clinica.

9. EDUCAZIONE ALLA SALUTE:

– Informarsi su un’alimentazione sana, l’esercizio fisico e la gestione dello stress.

– Considerare la consulenza con un biologo nutrizionista per una dieta personalizzata.

10. SUPPORTO SOCIALE:

– Mantenere relazioni sociali positive e cercare supporto da familiari e amici.

– Unirsi a gruppi o comunità che condividono obiettivi di salute simili.

DISCLAIMER

  • Gli articoli e i contenuti gratuiti forniti sono destinati esclusivamente a scopo informativo e educativo. In qualità di laureato in biologia con un impegno a tempo pieno nella disciplina della nutrizione, mi avvalgo delle mie competenze e conoscenze accademiche per offrire informazioni accurate e aggiornate nel campo della nutrizione e della salute.
  • Utilizzo l’intelligenza artificiale come strumento complementare per ampliare le mie conoscenze e per validare, da biologo, le risposte e le informazioni fornite dall’intelligenza artificiale stessa. Le risposte e le informazioni prodotte dall’intelligenza artificiale possono essere soggette a limitazioni e devono essere interpretate con discernimento.
  • Invito i lettori a esercitare il proprio senso critico rispetto alle informazioni presentate nei miei articoli, considerando il contesto delle mie competenze e l’eventuale integrazione delle risposte fornite dall’intelligenza artificiale. Si consiglia inoltre di consultare un professionista della salute qualificato o un esperto nel campo della nutrizione per approfondimenti specifici o per questioni individuali relative alla propria salute e al proprio benessere.
  • Nonostante gli sforzi profusi per garantire la precisione e l’attendibilità delle informazioni fornite, non posso garantire che esse siano sempre esenti da errori o che siano appropriate per le esigenze individuali di ogni lettore.
  • Si sconsiglia vivamente di accettare passivamente qualsiasi informazione fornita, ma piuttosto di discuterne con un professionista della salute qualificato o con un esperto nel campo della nutrizione, specialmente prima di apportare modifiche significative alla propria dieta o al proprio stile di vita.
  • Nessun articolo o consiglio fornito può sostituire il parere di un medico o biologo nutrizionista.
  • L’adozione di uno stile di vita sano e l’assunzione di decisioni riguardanti la propria salute rimangono responsabilità individuali.
  • Mi dissocio da qualsiasi responsabilità derivante dall’uso o dall’interpretazione dei contenuti forniti nei miei articoli.
  • Ricordo inoltre che ogni individuo è unico e le risposte individuali possono variare. Ciò che funziona bene per una persona potrebbe non essere adatto per un’altra. Si consiglia quindi di adottare un approccio personalizzato e di ascoltare il proprio corpo durante qualsiasi cambiamento nel proprio stile di vita o nella propria dieta.
  • Mi riservo il diritto di modificare, aggiornare o eliminare i contenuti dei miei articoli in qualsiasi momento senza preavviso.

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DIABETE DI TIPO 2, DOMANDE PER BUONE IDEE
MONOCITI E DIABETE DI TIPO 2

MONOCITI E DIABETE DI TIPO 2

I monociti sono un tipo di leucocita, o globulo bianco, che svolge un ruolo cruciale nel sistema immunitario. 

Parte del gruppo più ampio dei monociti-macrofagi, questi leucociti sono responsabili dell’eliminazione di agenti patogeni e cellule danneggiate tramite la fagocitosi, ovvero l’inglobamento e la distruzione di queste particelle nocive.

Nel contesto del diabete di tipo 2, i monociti acquisiscono un’importanza particolare a causa del loro ruolo nell’infiammazione e nella resistenza all’insulina. 

Il diabete di tipo 2 è caratterizzato da un’alterata regolazione del glucosio nel sangue, dovuta principalmente a una combinazione di resistenza all’insulina e deficiente secrezione insulinica da parte delle cellule beta del pancreas.

Il legame tra monociti e diabete di tipo 2

1. Infiammazione cronica: 

Nel diabete di tipo 2, l’infiammazione cronica basso-graduale gioca un ruolo fondamentale. I monociti contribuiscono a questo stato infiammatorio mediante la produzione di citochine pro-infiammatorie come il TNF-α (fattore di necrosi tumorale alfa) e l’IL-6 (interleuchina 6). Queste citochine possono interferire con l’azione dell’insulina nelle cellule, promuovendo la resistenza all’insulina.

2. Disregolazione immunitaria: 

I monociti nel diabete di tipo 2 possono diventare disfunzionali e contribuire a un ambiente immunitario alterato. 

Questi cambiamenti possono includere una maggiore attivazione e una modificata risposta ai segnali infiammatori. 

Queste alterazioni possono esacerbare sia l’infiammazione che la resistenza all’insulina.

3. Migrazione dei monociti: 

Studi hanno dimostrato che nei pazienti con diabete di tipo 2, c’è una maggiore migrazione di monociti nelle pareti dei vasi sanguigni. 

Questo può contribuire all’aterosclerosi, un fattore di rischio comune per le complicazioni cardiovascolari nel diabete.

IMPLICAZIONI CLINICHE E TRATTAMENTO

La comprensione del ruolo dei monociti nel diabete di tipo 2 può portare a nuove strategie terapeutiche. 

Modifiche dello stile di vita come dieta equilibrata e attività fisica regolare possono aiutare a ridurre l’infiammazione sistemica e migliorare la gestione del diabete.

“Il fenotipo dei monociti del sangue è un marcatore di rischio cardiovascolare nel diabete di tipo 2”

FONTE: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38152893/

Background: 

Il diabete è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari aterosclerotiche con un rischio 2 volte più elevato di eventi cardiovascolari nelle persone con diabete rispetto a quelle senza. I monociti circolanti sono cellule effettrici infiammatorie coinvolte sia nel diabete di tipo 2 (T2D) che nell’aterogenesi.

Conclusioni dello studio: 

In questo studio, forniamo prove che la frequenza e il profilo fenotipico dei monociti sono strettamente legati al rischio cardiovascolare nei pazienti con T2D. La valutazione della frequenza e della conta dei monociti è un prezioso indicatore predittivo del rischio di eventi cardiovascolari nei pazienti con T2D.

In conclusione, i monociti giocano un ruolo significativo nel modulare l’infiammazione e la patogenesi del diabete di tipo 2. Approfondire la comprensione di questo legame può essere essenziale per sviluppare trattamenti più efficaci e personalizzati per i pazienti con questa condizione. 

La ricerca continua in questo campo è fondamentale per scoprire nuove vie terapeutiche e per offrire migliori prospettive di salute ai pazienti diabetici.

VISITA DAL BIOLOGO NUTRIZIONISTA – DEFINIRE IL CONTESTO

1°. ACCOGLIENZA E VALUTAZIONE INIZIALE

All’inizio della visita, il biologo nutrizionista saluta il cliente e inizia con una conversazione aperta per capire come si sente la persona. Questo momento serve a stabilire un rapporto di fiducia e a raccogliere informazioni preliminari sullo stato di benessere generale del cliente.

2°. RACCOLTA DEI DATI ANAGRAFICI E ANTROPOMETRICI

Il biologo nutrizionista raccoglie dati demografici fondamentali come età e sesso, oltre a misurazioni antropometriche come peso e altezza. Queste informazioni sono essenziali per calcolare il BMI (Indice di Massa Corporea) e altre metriche relative alla composizione corporea.

3°. ANAMNESI PATOLOGICA

Si discutono le condizioni mediche preesistenti del paziente. Comprendere le patologie di cui soffre il paziente è fondamentale per personalizzare il piano alimentare e tenere conto di eventuali restrizioni o necessità specifiche legate a queste condizioni.

4°. ANDAMENTO DEL PESO

Il nutrizionista indaga sull’andamento del peso del paziente negli ultimi tre mesi. Variazioni significative di peso possono indicare problemi metabolici, effetti di farmaci, cambiamenti dello stile di vita o problemi psicologici che potrebbero necessitare di un intervento specifico.

5.° ANAMNESI ALIMENTARE

Attraverso un’accurata anamnesi alimentare, il nutrizionista valuta le abitudini alimentari del paziente, inclusi i tipi di cibi consumati, la frequenza dei pasti, le preferenze e le avversioni alimentari, e altri aspetti come il consumo di alcol e caffeina. Questo aiuta a identificare carenze nutrizionali o abitudini dannose.

6°. VALUTAZIONE DEI SINTOMI

Il cliente è invitato a descrivere qualsiasi sintomo recente che potrebbe essere collegato alla dieta o allo stato di salute generale. Questi possono includere affaticamento, problemi digestivi, reazioni allergiche, o cambiamenti dell’appetito.

7°. ANALISI DEI RISULTATI DEGLI ESAMI DI LABORATORIO

Infine, il biologo nutrizionista esamina i risultati degli esami ematici. Questi possono includere livelli di glucosio, lipidi, marcatori di funzione renale e epatica, profili vitaminici e minerali, tra gli altri. Quest’analisi consente di identificare specifiche carenze nutrizionali, stati di infiammazione o altri squilibri che possono essere indirizzati tramite la dieta.

Disclaimer

  • Gli articoli e i contenuti gratuiti forniti sono destinati esclusivamente a scopo informativo e educativo. In qualità di laureato in biologia con un impegno a tempo pieno nella disciplina della nutrizione, mi avvalgo delle mie competenze e conoscenze accademiche per offrire informazioni accurate e aggiornate nel campo della nutrizione e della salute.
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MONOCITI E DIABETE DI TIPO 2
IL RUOLO DELL'ALIMENTAZIONE NELLA GESTIONE DEL DIABETE DI TIPO 2

EVENTO MONTECORVINO PUGLIANO DEL 23-06-2023 “Il Ruolo dell’Alimentazione nella Gestione del Diabete di Tipo 2”

Il diabete di tipo 2 è una patologia cronica sempre più diffusa a livello globale, caratterizzata da alti livelli di zucchero nel sangue. Una delle principali cause di questa condizione è uno stile di vita sedentario e una dieta non equilibrata. Tuttavia, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella gestione e nel controllo del diabete di tipo 2. In questo articolo, esploreremo l’importanza dell’alimentazione corretta e forniremo suggerimenti pratici per gli individui affetti da questa malattia.

La scelta degli alimenti:
La base di una dieta sana per i pazienti con diabete di tipo 2 è una combinazione di cibi ricchi di nutrienti e con un basso indice glicemico. Gli alimenti ad alto contenuto di fibre, come verdure, legumi integrali e frutta, aiutano a controllare i livelli di zucchero nel sangue. Inoltre, è importante evitare cibi ricchi di zuccheri semplici e carboidrati raffinati, come bevande zuccherate, dolci, pane bianco e pasta, poiché possono causare picchi glicemici indesiderati.

La distribuzione dei pasti:
Un’altra componente cruciale della gestione del diabete di tipo 2 è la distribuzione adeguata dei pasti durante la giornata. È consigliabile consumare piccoli pasti frequenti anziché pasti abbondanti e sporadici. Questo aiuta a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e a evitare picchi glicemici. Inoltre, è importante pianificare i pasti in modo da bilanciare l’apporto di carboidrati, proteine ​​e grassi, tenendo conto delle proprie esigenze caloriche e dei consigli del nutrizionista.

L’importanza dell’attività fisica:
L’alimentazione è solo una parte dell’equazione per la gestione del diabete di tipo 2. L’attività fisica regolare è altrettanto importante per controllare i livelli di zucchero nel sangue e migliorare la sensibilità all’insulina. L’esercizio fisico aiuta a bruciare calorie, a ridurre il grasso corporeo e a mantenere un peso sano. Si consiglia di dedicare almeno 30 minuti al giorno a un’attività fisica moderata, come una camminata, il nuoto o la bicicletta.

Monitoraggio e supporto medico:
Per una gestione efficace del diabete di tipo 2, è fondamentale monitorare regolarmente i livelli di zucchero nel sangue. Questo può essere fatto attraverso l’autocontrollo a casa o con l’ausilio di dispositivi medici specifici. È importante lavorare a stretto contatto con un medico e un nutrizionista specializzato nel diabete per stabilire obiettivi individuali e regolare la terapia farmacologica, se necessario.

Conclusioni:
L’alimentazione gioca un ruolo cruciale nella gestione del diabete di tipo 2. Una dieta equilibrata, basata su alimenti nutrienti a basso indice glicemico, insieme all’attività fisica regolare, può contribuire a controllare i livelli di zucchero nel sangue, migliorare la sensibilità all’insulina e promuovere uno stile di vita sano. Tuttavia, è sempre consigliabile lavorare a stretto contatto con un team medico specializzato per personalizzare la terapia e ottenere il massimo beneficio per la salute. Ricordate che una corretta alimentazione è un’arma potente nella lotta contro il diabete di tipo 2 e può portare a una migliore qualità di vita.

Disclaimer: LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO ARTICOLO HANNO VALORE PURAMENTE INFORMATIVO, NON INTENDONO SOSTITUIRSI ALLA CONSULENZA DEL MEDICO O DEL BIOLOGO NUTRIZIONISTA.

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IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE NELLA GESTIONE DEL DIABETE DI TIPO 2 – MONTECORVINO PUGLIANO 23-06-23

GESTIRE IL DIABETE CON SUCCESSO: L'IMPORTANZA DI UN PIANO NUTRIZIONALE PERSONALIZZATO

GESTIRE IL DIABETE CON SUCCESSO: L’IMPORTANZA DI UN PIANO NUTRIZIONALE PERSONALIZZATO

Ogni persona affetta da diabete ha una combinazione unica di fattori, come il metabolismo, la composizione corporea, le abitudini alimentari, lo stile di vita e le preferenze personali.

Un piano nutrizionale personalizzato è essenziale per ottenere risultati ottimali nel controllo del diabete e nel raggiungimento di una possibile guarigione.

Un biologo nutrizionista può valutare attentamente le esigenze individuali e creare un piano alimentare su misura che tenga conto di vari fattori, come la quantità di carboidrati, proteine ​​e grassi, la scelta degli alimenti, il conteggio delle calorie e l’orario dei pasti. Questo tipo di approccio considera anche le preferenze alimentari, l’attività fisica e la cultura alimentare del paziente, creando un piano sostenibile e praticabile nel lungo termine.

Un aspetto fondamentale dell’approccio individualizzato è la consapevolezza delle risposte glicemiche individuali agli alimenti. Le persone reagiscono in modo diverso ai carboidrati, e un cibo può aumentare rapidamente i livelli di zucchero nel sangue in una persona e meno in un’altra.

Il monitoraggio regolare dei livelli di zucchero nel sangue dopo i pasti e la consapevolezza di come i diversi alimenti influenzano il metabolismo del glucosio possono aiutare a identificare i cibi che possono essere limitati o evitati per mantenere i livelli di zucchero nel sangue stabili.

L’approccio individualizzato alla gestione del diabete considera anche il livello di attività fisica e l’eventuale presenza di altre condizioni di salute. L’esercizio fisico può avere un impatto significativo sui livelli di zucchero nel sangue e sulla sensibilità all’insulina. Un piano nutrizionale personalizzato terrà conto del livello di attività fisica praticato dal paziente e fornirà raccomandazioni specifiche per l’alimentazione pre e post allenamento.

È importante sottolineare che l’approccio individualizzato richiede un monitoraggio regolare dei livelli di zucchero nel sangue e delle risposte del corpo al piano nutrizionale. Questo consentirà di apportare eventuali aggiustamenti o modifiche al piano alimentare in base alle esigenze specifiche del paziente.

In conclusione, l’approccio individualizzato nella gestione del diabete è cruciale per ottenere risultati ottimali. Un piano nutrizionale personalizzato, che tiene conto delle caratteristiche individuali, delle preferenze alimentari e dello stile di vita, può contribuire a migliorare il controllo del diabete e favorire una possibile guarigione. Collaborare con un nutrizionista o un dietista specializzato può offrire il supporto e le conoscenze necessarie per creare un piano alimentare adatto a ciascun individuo, migliorando la qualità della vita e promuovendo la salute nel lungo termine.

Disclaimer: LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO ARTICOLO HANNO VALORE PURAMENTE INFORMATIVO, NON INTENDONO SOSTITUIRSI ALLA CONSULENZA DEL MEDICO O DEL BIOLOGO NUTRIZIONISTA.

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GESTIRE IL DIABETE CON SUCCESSO: L’IMPORTANZA DI UN PIANO NUTRIZIONALE PERSONALIZZATO
DIABETE DI TIPO 2, SEQUENZA IDEALE CON CUI CONSUMARE GLI ALIMENTI DURANTE I PASTI.

DIABETE DI TIPO 2, SEQUENZA IDEALE CON CUI CONSUMARE GLI ALIMENTI DURANTE I PASTI.

  1. Fibre:
    Inizia il pasto consumando verdure a foglia verde, preferibilmente crude. Le fibre aiutano a rallentare la digestione e l’assorbimento dei carboidrati, riducendo l’impatto sulla glicemia. Inoltre, le fibre favoriscono la sensazione di sazietà, aiutando a controllare l’appetito.
  2. Proteine:
    Successivamente, consuma una fonte di proteine magre, come pollo, pesce o legumi con contorno di verdure non amidacee cotte. Le proteine hanno un impatto minore sui livelli di zucchero nel sangue rispetto ai carboidrati e forniscono nutrienti importanti per la salute.
  3. Grassi:
    Aggiungi fonti di grassi sani al tuo pasto, come avocado, noci, semi o oli vegetali non idrogenati. I grassi sani contribuiscono a una maggiore sazietà e possono aiutare a bilanciare i livelli di zucchero nel sangue.
  4. Carboidrati: Infine, consuma una quantità moderata di carboidrati complessi, preferibilmente quelli con un basso indice glicemico, come cereali integrali, verdure amidacee o legumi. Dopo aver consumato le fibre, proteine e grassi, l’assorbimento dei carboidrati sarà più graduale, contribuendo a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.

Monitorare attentamente i livelli di zucchero nel sangue e adattare la sequenza in base alle proprie esigenze personali. Ricorda di consultare sempre il tuo medico o il biologo nutrizionista per un piano alimentare personalizzato.

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QUIZ SUL DIABETE DI TIPO 2

QUIZ SUL DIABETE DI TIPO 2

TESTA LE TUE CONOSCENZE SUL DIABETE DI TIPO 2 CON QUESTO QUIZ INTERATTIVO!

1/10. Quale delle seguenti affermazioni descrive correttamente il diabete di tipo 2?
a) Il pancreas non produce insulina.
b) Il corpo diventa resistente all’insulina.
c) È una condizione autoimmune.
d) È una forma rara di diabete.

2/10. Quali dei seguenti fattori sono associati a un aumento del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2?
a) Obesità.
b) Stile di vita sedentario.
c) Storia familiare di diabete.
d) Tutte le risposte precedenti.

3/10. Quale dei seguenti macronutrienti ha un impatto diretto sulla glicemia nel diabete di tipo 2?
a) Carboidrati.
b) Proteine.
c) Grassi.
d) Vitamine.

4/10. Quali dei seguenti alimenti sarebbe consigliato limitare o evitare nel diabete di tipo 2?
a) Bevande zuccherate.
b) Alimenti ad alto contenuto di grassi saturi.
c) Cibi ricchi di sodio.
d) Tutte le risposte precedenti.

5/10. Quali delle seguenti affermazioni sono vere riguardo all’esercizio fisico nel diabete di tipo 2?
a) Aiuta a controllare i livelli di zucchero nel sangue.
b) Migliora la sensibilità all’insulina.
c) Promuove la perdita di peso.
d) Tutte le risposte precedenti.

6/10. Quale delle seguenti opzioni NON fa parte di un buon controllo del diabete di tipo 2?
a) Monitoraggio regolare della glicemia.
b) Adesione alla terapia farmacologica prescritta.
c) Dieta ricca di zuccheri raffinati.
d) Gestione dello stress.

7/10. Quali delle seguenti complicanze a lungo termine sono associate al diabete di tipo 2?
a) Malattie cardiache.
b) Neuropatia diabetica.
c) Insufficienza renale.
d) Tutte le risposte precedenti.

8/10. Qual è l’obiettivo principale dell’educazione per il diabete di tipo 2?
a) Promuovere l’autogestione della malattia.
b) Curare completamente il diabete.
c) Eliminare la necessità di terapia farmacologica.
d) Prevenire lo sviluppo del diabete di tipo 2.

9/10. Qual è l’importanza del coinvolgimento della famiglia nel supporto ai pazienti con diabete di tipo 2?
a) Fornisce supporto emotivo.
b) Aiuta nell’adesione al piano di trattamento.
c) Favorisce la consapevolezza del diabete.
d) Tutte le risposte precedenti.

10/10. Quali sono gli obiettivi a lungo termine nel diabete di tipo 2?
a) Mantenere livelli glicemici stabili.
b) Prevenire le complicanze a lungo termine.
c) Mantenere uno stile di vita sano.
d) Tutte le risposte precedenti.

Ecco le risposte corrette al quiz:

  1. b) Il corpo diventa resistente all’insulina.
  2. d) Tutte le risposte precedenti.
  3. a) Carboidrati.
  4. d) Tutte le risposte precedenti.
  5. d) Tutte le risposte precedenti.
  6. c) Dieta ricca di zuccheri raffinati.
  7. d) Tutte le risposte precedenti.
  8. a) Promuovere l’autogestione della malattia.
  9. d) Tutte le risposte precedenti.
  10. d) Tutte le risposte precedenti.

Disclaimer: LE INFORMAZIONI CONTENUTE IN QUESTO ARTICOLO HANNO VALORE PURAMENTE INFORMATIVO, NON INTENDONO SOSTITUIRSI ALLA CONSULENZA DEL MEDICO O DEL BIOLOGO NUTRIZIONISTA.

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MANTENERSI IN FORMA NELL'INVECCHIAMENTO

MANTENERSI IN FORMA NELL’INVECCHIAMENTO

L’invecchiamento è un processo naturale che tutti affrontiamo nella vita.

Le scelte che facciamo durante il percorso possono influenzare in modo significativo la nostra salute e il nostro benessere nell’età avanzata.

Uno dei modi più efficaci per invecchiare bene è attraverso l’esercizio fisico regolare.

Consigli per invecchiare bene:
Per trarre il massimo beneficio dall’esercizio fisico nell’invecchiamento, ecco alcuni consigli pratici:

1.Consulta il tuo medico:
prima di iniziare qualsiasi programma di esercizio, è importante consultare il medico per assicurarti di essere idoneo e per ricevere indicazioni personalizzate.

2.Scegli un’attività che ti piace:
l’esercizio fisico non deve essere una fatica. Scegli un’attività che ti diverta e che ti mantenga motivato.

3.Sii costante:
l’esercizio fisico deve diventare una parte regolare della tua routine.

4.Mix di attività:
cerca di combinare diversi tipi di esercizio fisico, come cardio, forza e flessibilità, per ottenere un beneficio completo per il corpo e la mente.

5.Gradualità e progressione:
inizia lentamente e aumenta gradualmente l’intensità e la durata dell’esercizio. Rispetta i tuoi limiti e ascolta il tuo corpo.

6.Mantieni uno stile di vita attivo:
oltre all’esercizio formale, cerca di mantenerti attivo nel tuo quotidiano. Cammina di più, fai le scale invece dell’ascensore e cerca opportunità per muoverti durante la giornata.

7.Nutrizione equilibrata:
una dieta sana ed equilibrata è fondamentale per sostenere l’esercizio fisico e promuovere il benessere generale.

8.Riposo e recupero:
concediti il tempo necessario per il recupero dopo l’esercizio fisico. Il riposo adeguato è essenziale per la rigenerazione del corpo e la salute cognitiva.

9.Mantieni una mente attiva:
l’esercizio fisico è solo una parte dell’equazione. Stimola anche la tua mente con attività intellettuali, come la lettura, i cruciverba o l’apprendimento di nuove abilità.

10.Socializzazione:
partecipa a gruppi di esercizio o attività sociali che coinvolgono altre persone. L’interazione sociale può avere benefici cognitivi aggiuntivi.

Conclusioni:
L’esercizio fisico regolare durante l’invecchiamento è un potente strumento per mantenere la salute e la funzione cognitiva. Grazie agli studi sull’epigenetica, sappiamo che l’esercizio fisico può influenzare l’espressione dei geni e promuovere cambiamenti positivi nella salute cerebrale. Seguendo i consigli sopra menzionati e adottando uno stile di vita attivo, è possibile invecchiare bene e godere di una buona qualità di vita anche negli anni più avanzati. L’esercizio fisico è un investimento prezioso per il tuo futuro benessere.

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STORIA DI MARIA

STORIA DI MARIA, PERSONA OBESA DIABETICA E IPERTESA CHE DIMAGRISCE E NON HA PIÙ BISOGNO DI FARMACI.

C’era una volta una donna di nome Maria, che aveva lottato per tutta la vita contro l’obesità, il diabete e l’ipertensione. Maria aveva sempre avuto una grande passione per il cibo e il mangiare abbondante, ma ciò le aveva causato molti problemi di salute.

Nonostante gli avvertimenti dei medici e il supporto della sua famiglia, Maria non era mai riuscita a cambiare il suo stile di vita poco salutare. Ma un giorno, dopo aver ricevuto la notizia che il suo diabete e la sua pressione alta si erano aggravati, decise che era arrivato il momento di fare qualcosa.

Maria prese la decisione di adottare un’alimentazione più sana e di iniziare un programma di esercizio fisico regolare. Iniziò a frequentare la palestra, seguì una dieta bilanciata e limitò le porzioni di cibo.

All’inizio fu difficile, Maria sentiva la mancanza dei suoi cibi preferiti e si sentiva stanca e frustrata dall’esercizio fisico. Ma pian piano iniziò a vedere i primi risultati. La sua pressione sanguigna e il livello di zucchero nel sangue iniziarono a diminuire, e la sua energia e il suo umore migliorarono.

Maria continuò a perseverare e, con il passare del tempo, riuscì a perdere una notevole quantità di peso. Finalmente, raggiunse un peso sano per la sua altezza e per la prima volta in molti anni si sentì veramente bene con sé stessa.

I medici rimasero sorpresi dai risultati dei suoi test, infatti non era più necessario assumere farmaci per la pressione alta e il diabete. Maria aveva sconfitto le sue malattie attraverso la sua determinazione, la sua perseveranza e il suo impegno per un cambiamento di stile di vita.

La storia di Maria, puramente immaginaria, rappresenta una narrazione comune che rispecchia le esperienze di molte persone che lottano con problemi di salute e che cercano di migliorare il loro stile di vita.

La sua storia è un esempio di come il cambiamento personale possa portare a una migliore qualità della vita e alla sconfitta delle malattie.

La storia di Maria ci ricorda l’importanza della determinazione e dell’impegno nel raggiungere i nostri obiettivi, e ci mostra che anche le sfide più difficili possono essere affrontate e superate con coraggio e perseveranza.

Spero che questa storia possa ispirarvi e motivarvi a fare scelte più sane nella vostra vita e a cercare il supporto necessario per affrontare le difficoltà che potreste incontrare lungo il cammino.

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AKKERMANSIA MUCINIPHILA

AKKERMANSIA MUCINIPHILA

“Il ruolo di Akkermansia muciniphila nell’obesità, nel diabete e nell’aterosclerosi.”

“The role of Akkermansia muciniphila in obesity, diabetes and atherosclerosis.”

Fonte: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34623232/

Akkermansia muciniphila è un batterio che si trova naturalmente nel nostro tratto gastrointestinale. Negli ultimi anni, la ricerca ha dimostrato che la presenza di questo batterio nel microbiota intestinale umano può essere associata ad una migliore salute metabolica e ad un ridotto rischio di malattie metaboliche come l’obesità, il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari.

L’obesità e il diabete di tipo 2 sono due delle principali sfide della salute pubblica a livello globale, e si stima che queste condizioni colpiscono milioni di persone in tutto il mondo. Queste patologie sono associate ad un’infiammazione cronica a basso grado, che può causare danni ai tessuti e alle cellule dell’organismo. Akkermansia muciniphila sembra essere in grado di ridurre l’infiammazione sistemica e di proteggere la mucosa intestinale, contribuendo in questo modo a prevenire lo sviluppo di patologie metaboliche.

Akkermansia muciniphila sembra esercitare i suoi effetti benefici attraverso la protezione della mucosa intestinale. Questo batterio è in grado di utilizzare il muco prodotto dalle cellule intestinali come fonte di nutrimento, e questo contribuisce a mantenere la salute della barriera intestinale, proteggendo l’organismo dalle tossine e dai batteri patogeni.

Akkermansia muciniphila sembra avere anche effetti sul metabolismo dei lipidi e degli zuccheri. Studi condotti su animali hanno dimostrato che l’aumento della presenza di questo batterio nel microbiota intestinale è associato ad una riduzione dell’infiammazione sistemica, ad una migliore sensibilità insulinica e ad una diminuzione del peso corporeo.

È stato dimostrato che Akkermansia muciniphila può ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Questo batterio sembra essere in grado di ridurre il deposito di grasso nell’arteria, migliorando la funzione vascolare e prevenendo lo sviluppo di aterosclerosi.

Nonostante questi risultati promettenti, sono ancora necessari ulteriori studi per confermare l’efficacia di Akkermansia muciniphila sulla salute umana.
È importante sottolineare che l’assunzione di questo batterio sotto forma di integratore alimentare non è ancora consigliata, in quanto i suoi effetti a lungo termine e la sua sicurezza non sono ancora stati completamente valutati.

In ogni caso, la ricerca su Akkermansia muciniphila rappresenta un importante passo avanti nella comprensione del ruolo del microbiota intestinale sulla salute umana, aprendo nuove prospettive terapeutiche per la prevenzione e la cura di molte malattie metaboliche.

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COME INFLUENZARE L'ESPRESSIONE DEI NOSTRI GENI PER DIMAGRIRE

COME INFLUENZARE L’ESPRESSIONE DEI NOSTRI GENI PER DIMAGRIRE

L’espressione dei nostri geni può essere influenzata da diversi fattori ambientali, come la dieta, lo stile di vita e lo stress. Ci sono diverse strategie che possono aiutare a influenzare positivamente l’espressione dei geni coinvolti nel metabolismo e nel controllo del peso, contribuendo al dimagrimento.

Alcune di queste strategie includono:

  1. Dieta equilibrata e personalizzata: La dieta gioca un ruolo importante nell’influenzare l’espressione dei nostri geni. È importante consumare una dieta equilibrata e personalizzata, in base alle proprie esigenze e alle proprie caratteristiche genetiche. Ad esempio, le persone con una predisposizione genetica all’obesità potrebbero trarre beneficio da una dieta a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di proteine.
  2. Attività fisica regolare: L’esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre l’infiammazione, a migliorare la salute metabolica e a influenzare positivamente l’espressione dei geni coinvolti nel metabolismo. L’esercizio fisico può anche aiutare a bruciare calorie e a promuovere la perdita di peso.
  3. Riduzione dello stress: Lo stress cronico può influenzare negativamente l’espressione dei nostri geni e aumentare il rischio di accumulo di grasso corporeo. Ridurre lo stress attraverso tecniche di gestione dello stress, come lo yoga, la meditazione, o la respirazione profonda, può aiutare a ridurre lo stress e a migliorare la salute metabolica.
  4. Sonno adeguato: Il sonno è essenziale per la salute metabolica e può influenzare l’espressione dei nostri geni. Il sonno insufficiente o di scarsa qualità può aumentare il rischio di obesità e malattie metaboliche.
  5. Riduzione del consumo di zuccheri e carboidrati raffinati: Il consumo eccessivo di zuccheri e carboidrati raffinati può aumentare l’infiammazione e influenzare negativamente l’espressione dei nostri geni coinvolti nel metabolismo. Ridurre il consumo di zuccheri e carboidrati raffinati può aiutare a ridurre l’infiammazione e a migliorare la salute metabolica.

È possibile influenzare l’espressione dei nostri geni attraverso una corretta alimentazione, l’esercizio fisico, la gestione dello stress, il sonno e altre strategie di stile di vita. Queste strategie possono aiutare a promuovere la perdita di peso e migliorare la salute metabolica in modo sostenibile.

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